Riferimenti teorici

La coppia, così come il soggetto, è un concetto culturalmente definito e in movimento, radicato in un determinato spazio-tempo. Il nostro è il tempo dell’iper-individualismo, una definizione carica di conseguenze e le cui ricadute sono sotto gli occhi di tutti.
In particolare, l’essere in coppia è un’esperienza carica di aspettative e pressioni, che spesso portano i protagonisti a crisi che non sanno capire né gestire in senso creativo ed utile per una personale maturazione. Si rende quindi necessaria la formazione di professionisti che sappiano accogliere la coppia in crisi di oggi, aiutarla a cogliere lo specifico di quello che sta loro accadendo perché possano appropriarsene e trasformarlo.
L’intervento proposto è fondato sulla teoria psicoanalitica della relazione dell’Io-Soggetto, un neologismo che è stato coniato con l’intento di andare oltre una concezione intrapsichica e dualista del soggetto, per aprirsi ad una nuova visione unitaria, fondata sulla relazione.
Elaborata a partire dalle riflessioni di Michele Minolli la teoria propone una visione dell’essere umano – in accordo con le attuali prospettive proposte dalle scienze cognitive, la filosofia e gli altri saperi sull’uomo – che si costituisce a partire dal Bios della singolarità di ogni esistenza. Questa visione ribalta la prospettiva corrente fondata sullo psichico e sulla delega – riassumibile nella formula: “io sono se tu mi ami” –, e intende riconsegnare ad ogni singolo Io-soggetto la centralità e la titolarità piena della propria linea di vita: “Io sono e amo te”.
Ne consegue una pratica clinica innovativa e coerente, in grado di offrire allo psicoterapeuta nuove bussole per orientarsi nella conoscenza degli esseri umani, della sofferenza e la sua cura.